Collaborazione intergenerazionale

Come si diventa amici?

Il mese di settembre 2023 ci siamo ritrovati in classe con compagni e maestre nuove. Abbiamo letto dei libri e discusso diverse volte su come fare a creare un gruppo classe unito. Infatti, come ha ben detto un nostro compagno, “non eravamo ancora una squadra, bensì solo una classe composta da un elenco di nomi”. Ci siamo accorti che nei libri spesso sono le sagge civette del bosco che danno i consigli giusti e utili. Dopo averci riflettutto e discusso anche con la docente di sostegno pedagogico Alice, abbiamo pensato di mandare una lettera alle sagge persone anziane della casa Tarcisio di Tenero per chiedere il loro aiuto.

È dunque nata una collaborazione con alcuni residenti della casa Tarcisio di Tenero e con Nicolò Troisi (specialista in attivazione) durata l’intero anno scolastico. Ci siamo incontrati varie volte da loro e una volta da noi a scuola. Questo perché ci siamo accorti che per noi è più semplice muoversi e che loro si sentono più a loro agio nel loro ambiente. Prima di poter rispondere alla nostra domanda, abbiamo svolto delle attività insieme per conoscersi a vicenda.

GHIRLANDE

Assieme a loro abbiamo preparato delle formine con la pasta di sale. Quando si sono seccate e indurite abbiamo formato delle ghirlande per decorare le porte o le finestre dei residenti. È stato un po’ difficile perché diversi ospiti della casa Tarcisio non vedono nulla oppure sono ipovedenti, quindi abbiamo dovuto spiegare loro cosa stavamo facendo e guidare le loro mani. Per diversi di noi era il primo contatto con delle persone molto anziane bisognose di aiuto, quindi eravamo un po’ a disagio. Le maestre e Nicolò ci hanno aiutato a capire come rivolgersi a loro. Indossiamo le mascherine per proteggerli da raffreddore e tosse, dal momento che diversi di noi erano un po’ raffreddati. Gli anziani erano molto felici del lavoro svolto insieme. A detta loro abbiamo portato gioia e allegria. In seguito abbiamo saputo che una residente ha posato la ghirlanda sulla foto della sua mamma che tiene sul comodino, mentre un altro l’ha appesa alla porta della sua camera in modo che al tatto possa riconoscerla e sapere dove deve entrare. Le altre ghirlande decorano finestre e armadi.

TOMBOLA

I residenti sono venuti nella nosta aula per giocare alla tombola. Abbiamo preparato delle cartelle con i numeri molto grandi. Abbiamo aiutato noi i residenti ipovedenti o ciechi. Tutti insieme ci siamo divertiti molto.

ALFABETO BRAILLE + OCCHIALI SPECIALI

Abbiamo provato a chiudere gli occhi e leggere l’alfabeto Braille che ha dei puntini in rilievo e permette alle persone ipovedenti di leggere tramite il tatto. Inoltre Nicolò ci ha portato anche degli occhiali speciali che simulano la visione di alcuni ipovedenti.

Biscotti di Natale

Prima di Natale abbiamo fatto i biscotti assieme a loro: è stato molto bello e i biscotti erano deliziosi! Per noi non è sempre semplice capire come guidare le mani della persona anziana che non vede, ma con l’esperienza stiamo diventando davvero molto abili. Abbiamo imparato che si può anche chiedere, in modo che la persona stessa possa dire che tipo di aiuto desidera.

MI PRESENTO TRAMITE UN OGGETTO CHE MI RAPPRESENTA

Per la nostra attività conclusiva abbiamo deciso di scegliere un oggetto che ci rappresenti o che sia importante per noi. Chi riceve l’oggetto deve cercare di indovinare cosa sia senza utilizzare la vista. Ci siamo divertiti tanto e abbiamo riso molto perché anche gli anziani, come noi bambini, faticavano a non sbirciare e non sempre riuscivano a tenere la bocca chiusa fino alla fine del giro.

CARTELLONI INTRECCIO MANI = SIMBOLO AMICIZIA

L’intreccio delle mani di tutti noi che abbiamo partecipato al percorso sull’amicizia, rappresenta la risposta alla nostra domanda iniziale. Come si diventa amici? Con pazienza, con curiosità e piacere di conoscere chi ho di fronte, dedicando del tempo di qualità l’uno all’altro, aiutandosi nei momenti di difficoltà,… E indovinate un po’? La nostra classe è diventata una squadra senza che ce ne accorgessimo! Da un giorno all’altro, vivendo assieme le nostre esperienze e i nostri riti giornalieri, siamo diventati uniti e coesi, importanti gli uni per gli altri! Come dice il piccolo principe alla volpe nel libro di Saint-Exupéry “…Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.

ORARIO SCOLASTICO

08.30 – 11.45
13.30 – 16.00

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