L’attività audioprotesica

La sordità (declinata nei diversi gradi e tipi di compromissione) comporta una limitazione nell’acquisizione di informazioni e, se non corretta nei tempi e nei modi adeguati diviene inevitabilmente gravemente disabilitante.

Presupposto dell’approccio oralistico-protesico (prevalentemente adottato presso il Centro Oto-logopedico, pur accogliendo anche l’apprendimento e l’uso della LIS) è che ad ogni step fisiologico dello sviluppo comunicativo del bambino corrisponda un adeguato trattamento abilitativo considerando che gli organi oggetto della riabilitazione siano l’orecchio e il cervello. La perdita uditiva viene compensata con il contributo dell’audioprotesista che si occupa della regolazione e degli adattamenti delle protesi acustiche (protesi retroauricolari e impianti cocleari) , del monitoraggio della perdita uditiva nel tempo e di un allenamento personalizzato. Tutto contribuisce allo sviluppo dell’autonomia del bambino e della famiglia nella gestione pratica degli apparecchi.

Dopo un’adeguata diagnosi medico-audiologica, l’abilitazione consisterà nell’attivazione progressiva dei diversi livelli e funzioni dell’udito imitandone la maturazione fisiologica. La prognosi sarà adeguata se, sfruttando la plasticità cerebrale, si svilupperà la memoria uditiva e se parallelamente l’amplificazione acustica sarà di qualità e al massimo delle sue potenzialità. Non ultimo, la famiglia è parte attiva sia del progetto che delle scelte (abilitative legate all’udito). Per tali motivi, l’audioprotesista del Centro è formata anche in ambito educativo e socio-pedagogico, per poter sostenere il bambino sordo/ipoacusico, famiglia e la rete socio-assistenziale nell’educazione e nello sviluppo delle competenze.